La ricerca e localizzazione di perdite acqua o gas nelle tubazioni interrate in cui la linea non è a vista può essere eseguita in svariati modi e tra i quali possiamo trovare anche la tecnica che vede l’impiego di Traccianti Radioattivi che vengono immessi nel circuito che può contenere liquidi o gas.

Per giusta informazione, la tecnica che prevede l’impiego di traccianti radioattivi in Italia non può essere utilizzata pur essendo una tecnica impiegata in varie casistiche dove ne sia possibile l’impiego.

La fase di rilevamento della posizione della perdita viene eseguita tramite specifico rilevatore che misura la concentrazione della radiazione in superficie, determinando l’area in cui esiste una maggiore concentrazione di radiazione si viene a rilevare l’area di perdita.

Normalmente l’impiego dei traccianti radioattivi viene praticata in tipologie di impianti complessi a livello industriale per trovare la zona di dispersione del liquido industriale che potrebbe inquinare le falde acquifere partendo da dove il tubo risulta in perdita e dove la maggiore quantità di liquido contenente il tracciante radioattivo determinerà un aumento di concentrazione di radiazione in quella zona.

Il tracciatore radioattivo che viene impiegato in queste fasi di indagine emette radiazione a raggi gamma, riuscendo a penetrare attraverso il terreno e anche attraverso le tubazioni in metallo, con un breve tempo di persistenza della radiazione per ridurre al minimo il pericolo di contaminazione in prossimità della tubazione.

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