La possibile presenza di una perdita nell’impianto di riscaldamento può essere valutata in diversi modi:
Se ancora non è stato trovato nessun segno di perdita con le verifiche sopra descritte e la pressione nella caldaia continua a scendere allora la perdita potrebbe essere nelle tubazioni ed un modo per averne la certezza sarebbe quello di installare un manometro sui tubi dell’impianto, portare in pressione i tubi e scollegare la caldaia o chiudere i rubinetti delle tubazioni, mentre la caldaia verrà ugualmente portata in pressione controllabile direttamente con il manometro presente sulla caldaia. Quindi si potrà osservare quale dei due manometri scende di pressione, se scendono entrambi allora significa che ci sono due perdite, una nella caldaia e una perdita nelle tubazioni. La cosa può sembrare complicata, ma se non sono già presenti, basta fare installare due rubinettini all’ingresso e all’uscita dei tubi del riscaldamento direttamente sotto la caldaia.
Un modo alquanto tecnologico di avviso rapido in caso di perdita acqua è quello di installare dei dispositivi segnalatori nelle posizioni più idonee e critiche della casa.
Considerate che un forellino della misura della punta di uno spillo può fare scendere la pressione dell’impianto di riscaldamento in poche ore e che questo tipo di perdita richiede specifiche tecniche di rilevamento della perdita.
In alcuni casi l’idrailico propone l’utilizzo di un sigillante della perdita ed in alcuni casi funziona se l’impianto viene preparato correttamente.
Non sottovalutate inoltre il fatto che se una caldaia continua a essere ricaricata di nuova acqua per reintegrare una perdita dell’impianto a circuito chiuso, con il passare del tempo si accumulerà maggiore calcare all’interno dello scambiatore caldaia, diminuendone in questo modo l’efficienza e aumentandone i consumi di gas.